Saltare lo squalo, ovvero l’inizio della fine
Arthur Fonzarelli che fa sci nautico con il giubotto di pelle: what else?
Quando una serie tv o una saga di film, nel tentativo di rimanere viva, si spinge fino a dove era meglio non spingersi.
L’espressione “Saltare lo squalo” o “il salto dello squalo”, nella formulazione originale è Jumping the shark, ha origine nella serie tv americana Happy Days e viene usato per indicare il punto di non ritorno di una serie tv, dopo il quale avviene un declino inesorabile della qualità degli episodi ed una progressiva disaffezione del pubblico.
Ma come nasce questo modo di dire? Cos’è questo salto dello squalo?
La serie Happy Days, fino alla sua quarta stagione, aveva mantenuto un’ambientazione familiare con dinamiche in cui gli spettatori potessero riconoscersi ed identificarsi, nella cornice temporale degli stati uniti degli anni 50.
L’inizio della quinta stagione invece, messa in onda nel settembre del 1977, propone un cambio di ambientazione: il primo episodio, diviso in tre parti e dal titolo Fonzie, un nuovo James Dean? vede gli attori della serie in trasferta a Los Angeles. Nell’ultimo di questi tre episodi Fonzie si propone in una performance di sci nautico, con tanto di costume e immancabile giubotto di pelle, e per vincere una scommessa salta sopra uno squalo tigre.
Questa rottura dello schema classico di una serie ambientata costantemente nei medesimi set e con una precisa ambientazione, è stata vista come un tentativo di dare nuova linfa a quello che stava diventando un progetto stantio.
Secondo la critica la scelta di dare maggiore spazio a Fonzie, personaggio sicuramente tra i più amati, e di portare aria fresca cambiando la location delle puntate ha invece messo in evidenza i limiti della serie che non ha saputo rinnovarsi gradualmente rimanendo fedele a se stessa.
Per questo oggi quando una serie tv, ma anche di una saga di film o la carriera stessa di un singolo attore, mostrano un tentativo fallimentare di rinnovamento si dice che si è arrivati al salto dello squalo.
Altri esempi di salti dello squalo sono la nona stagione della serie tv Scrubs, totalmente superflua e portata avanti con un cast completametne rivoluzionato, oppure Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo perdibilissimo quarto capitolo della fortunata saga.
Di seguito il video della scena del salto dello squalo, nel formato 4:3 oramai vintage e con tempi di ripresa per una scena che vorrebbe creare suspance oggi inconcepibili e snervanti